Il TFL (Trasport for London) ha annunciato che metterà a disposizione circa 300 acri appartenenti alle sue proprietà che comprendono 75 siti per la costruzione di case, negozi e uffici nell’arco dei prossimi 10 anni.
Come riporta il quotidiano britannico The Guardian, l’Agenzia dei Trasporti londinese aveva dichiarato lo scorso gennaio che i primi 50 siti sarebbero stati scelti nella prima fase del programma di riqualificazione, selezionati in partnership con diverse imprese specializzate i cui nomi saranno resi noti il prossimo anno.
Nessun sito della fase preliminare del progetto è stato ancora formalmente nominato ma, salvo sorprese, non dovrebbero mancare i territori situati nei dintorni della stazione di South Kensington, gli isolati nei pressi di Oxford Circus, la zona sovrastante la stazione di Bermondsey e alcuni sedi della Tube tra cui Kidbrooke e Northwood.
“L’obiettivo è molto semplice ed è il guadagno economico, che rimane la nostra priorità assoluta” afferma il Responsabile Sviluppo Commerciale del TFL Graeme Craig.
La prima fase di sviluppo del progetto dovrebbe generare circa £1,1 miliardi, da reinvestire in una rete di trasporto che farà fronte ai tagli sempre maggiori ai finanziamenti erogati dal governo centrale e, al contempo, all’incremento della popolazione di Londra che dovrebbe arrivare, secondo stime, a sfiorare i 10 milioni di persone entro il 2030 rispetto agli 8,6 milioni attuali.