Un po’ come nel gioco del Monopoli, continua la rincorsa per accaparrarsi il maggior numero di proprietà anche nella città di Londra, divenuta sempre più terra di conquista per ricchi investitori stranieri.
Secondo i dati riportati dal quotidiano londinese London Evening Standard, dal 2008 sono stati effettuati circa 28 mila acquisti in case, edifici e terreni nella capitale inglese, per un valore di oltre 100 miliardi di sterline.
Nella maggior parte dei casi questi investimenti sono riconducibili a società ombra, quasi sempre registrate in paradisi fiscali che nascondono l’identità degli acquirenti (in particolar modo le quattro isole “British” di Jersey, Guernsey, Isola di Man e Isole Vergini Britanniche).
Le ingenti somme di denaro sono spesso collegate a fenomeni malavitosi come il riciclaggio di denaro sporco e l’evasione fiscale ma, tra le cause principali dell’assalto agli investimenti, c’è da considerare anche l’incremento dei prezzi degli immobili, ormai oltre la portata dei cittadini londinesi.
“A rimetterci sono proprio i Londinesi ”, afferma Darren Johnson, membro della Green London Assembly che auspica maggiori controlli da parte del governo in tema di trasparenza e regole più severe per arginare i reati di evasione.
